Bere vino è una delle attività che accomuna la maggior parte dei gruppi che popolano la società e per quanto vi siano naturalmente differenze tra nazioni, quasi ovunque nel mondo è possibile degustare vini autoctoni di pregiata qualità. Non che questa sia una novità, considerato il fatto che il nettare d’uva per eccellenza era conosciuto e largamente apprezzato già al tempo degli antichi; oggi però, grazie all’impegno di aziende e produttori, nonché al rinnovato interesse dei consumatori, vi sono vini di ogni tipologia a disposizione su interessanti piattaforme online (vedi recensioni di Giordano Vini), grazie alle quali poter degustare vino proveniente da qualsiasi parte del globo, pur senza per questo doversi mettere in viaggio.
Corposi rossi della California, pregiati bianchi francesi, i rosé del Cile e tantissime altre bottiglie che, essendo realizzate con vitigni del luogo, porteranno in tavola tutto il sapore di terre lontane; approfittando inoltre delle numerose offerte, è possibile proceder all’acquisto di lotti in sconto e creare così la propria riserva divino personalizzata da abbinare ad ogni pasto.
È anzitutto una questione di vitigno
Nello scegliere la bottiglia da degustare, spesso ci fa trasportare da fisionomia e apparenza della bottiglia, tralasciando invece ciò che maggiormente determina il gusto del vino, vale a dire il vitigno dal questo viene prodotto. La maggior parte dei consumatori è solita lasciarsi guidare dalle indicazioni presenti sull’etichetta, dimenticando che, anche nel caso dei vini meno pregiati, queste vengono sempre preparate ad arte per convincere gli utenti all’acquisto; ma se davvero si desidera degustare bottiglie dal sapore indimenticabile e abbinarle in modo tale da deliziare il palato dei propri commensali, allora è molto importante conoscere le peculiarità dell’uva, le caratteristiche geografiche della terra presso la quale questa è stata coltivata, nonché le metodologie impiegate per la lavorazione degli acini.
Ogni passaggio è infatti di fondamentale importanza per comprendere il gusto finale del nettare d’uva verso il quale propendere e soltanto prendendo coscienza di tutti i passaggi necessari a far arrivare un particolare vino in tavola, è davvero possibile creare i giusti abbinamenti. A titolo d’esempio, un rosso prodotto dal vitigno calabrese Gaglioppo, con le sue uve scure che crescono e si sviluppano nel terreno arido delle campagne calabresi, riesce a sprigionare tutto il suo gusto se accompagnato con selvaggina dal sapore forte che ben contrasta con l’elevato grado alcolico della bottiglia; così come l’Aglianico, un altro dei più rinomati vini prodotti nel sud Italia, si sposa invece perfettamente con pietanze dal gusto soave, proprio per la delicatezza della sua uva coltivata in ambienti arieggiati e dove il sole battente è una costante quotidiana.
Esistono tanti manuali a disposizione di tutti coloro che desiderano apprendere i segreti per riconoscere e bere buon vino, nonché creare abbinamenti unici attraverso i quali sorprendere gli invitati alla propria tavola; ma se davvero si vuole degustare una particolare bottiglia allora la cosa più opportuna da fare è rivolgere le proprie domande alla popolazione locale, sfruttando social network e piattaforme online di recensioni per entrare in contatto con gli abitanti della zona di interesse e scoprire così le opinioni di coloro che bevono quel particolare nettare da generazioni e che per questo, ne conoscono ogni segreto.