Il momento dell’aperitivo è importante per tantissime persone, si tratta di un modo per staccare la spina, per stare con gli amici dopo il lavoro e gustarsi un buon drink. Tra le bibite che vengono più consumate ad orario aperitivo c’è lo spritz, il prosecco o il mojito fatto con un rum sellers, ma anche birra, vino o altri superalcolici. Tutte queste bevande si abbinano perfettamente a dei cibi salati come patatine, pizzette e stuzzichini di vario genere. Gli appassionati però amano anche prepararsi i cocktail in casa e sono dotati di tutti gli strumenti per farlo, dallo shaker o il tritaghiaccio professionale fino agli ingredienti come il rum per mojito, sciroppi, menta e spezie varie. Chi ha assaggiato diversi tipi di mojito nella sua vita sa bene che il sapore può cambiare in base agli ingredienti che si utilizzano. Alle volte vengono utilizzati gli stessi identici ingredienti ma in quantità differenti, quindi il risultato finale è comunque ben diverso. Sono tanti i dettagli da considerare quando si prepara un cocktail, ad esempio a volte possono essere più o meno alcolici, a seconda delle preferenze. La soluzione giusta non esiste e soprattutto si può imparare a fare cocktail sempre più buoni con l’esperienza.
I diversi rum per mojito
Il tipo di rum che si utilizza per realizzare un mojito può essere diverso e inficiare nel gusto della bevanda. Ma cos’è il mojito? Tutti ne conosciamo l’aspetto ma non sappiamo magari che nasce nel XVI secolo con il nome di “Draquecito”, scelto dal pirata Francis Draque. Veniva bevuto per alleviare la solitudine in mare dal corsaro Silvio Suárez Díaz e il suo equipaggio. Ai tempi però il cocktail comprendeva solo acquavite diluita nell’acqua, qualche spicchio di limone, erbe aromatiche tra cui menta e zucchero. Solo successivamente l’acquavite viene sostituita con il rum, per rendere la bevanda più alcolica e con un sapore inconfondibile.
Ad oggi, il mojito è uno dei cocktail più famosi a base di rum. C’è però chi lo fa con il lime, chi non il limone, chi preferisce lo zucchero bianco a quello di canna. Anche l’acqua può non essere la stessa, a volte è frizzante, a volte tonica. Oltre al fatto che sono nate tantissime varianti di sapori differenti, come il mojito alla fragola o al mango. In base agli ingredienti e al tipo di rum per mojito, può cambiare molto il sapore.
Mojito amaro/dolce
Il mojito può differenziarsi prima di tutto tra gusto amaro e dolce. Nel primo prevale il sapore della tonica, la scorza di lime, gli aromi forti. Si tratta di un cocktail originale e differente dai gusti che conosciamo già, il tocco amaro è rinfrescante e viene utilizzato un rum bianco per realizzarlo, ad esempio l’Havana Club. Il rum è un distillato molto dolce, quindi se si vuole ottenere un sapore amaro del cocktail, bisogna scegliere con attenzione quello giusto senza mai esagerare con le dosi. Nel mojito dolce invece prevalgono altri tipi di sapori, come quello dato dagli sciroppi, frutta rossa come melograno e fragola, frutto della passione, fichi, cioccolato a volte. Vengono realizzati con un rum per mojito dolce, tanto da poter essere un po’ stucchevole per chi ama i sapori più amari. L’ideale è utilizzare un rum che non faccia perdere il gusto originale, come il famoso Barceló Añejo.
Mojito acido/speziato
Quando il mojito ha un sapore acido, viene utilizzata l’acqua frizzante insieme alla soda, al limone e al lime. Il risultato è un gusto piacevole, fresco, ma se si vuole renderlo ancora più forte è possibile sostituire la soda con l’acqua naturale, aggiungendo pezzi di frutta esotica, come il pompelmo o l’ananas. La scelta del rum incide molto sul sapore finale, questo deve essere dolce, in modo da non aggiungere zucchero, ad esempio il rum bianco si abbina perfettamente. Chi non ama il sapore acido ma predilige una soluzione più speziata, può utilizzare spezie come il pepe, lo zenzero, il caffè, le bacche di ginepro, il tutto miscelato con un succo agli agrumi. Questo tipo di mojito è molto apprezzato in Giamaica o nelle Bermuda, ma lo si può trovare in tutto il mondo, nei cocktail bar specializzati nel mojito.
