Il prosecco è un vino bianco DOC, ottenuto, in maggioranza, da uve glera in purezza o con piccole aggiunte di verdiso, bianchetta trevigiana, perera, chardonnay, pinot bianco, pinot grigio o pinot nero vinificato bianco. La sua produzione avviene in Veneto e in Friuli Venezia Giulia.
La vendita ci è proposta in diversi formati: dalla bottiglia di prosecco mignon, per chi vuole brindare solo, alla bottiglia di prosecco magnum, per festeggiare in compagnia.
La versione magnum è proposta in tre versioni: un litro e mezzo, tre litri e cinque litri.
Negli ultimi anni, il prosecco, grazie alla nuova disciplinare e ad un gran lavoro da parte dei produttori, sta ottenendo un crescente successo che lo sta portando, pian piano, a scalzare il trono al rinomato champagne: infatti è il vino italiano più venduto all’estero e nel 2014 ha superato le vendite del cugino francese!
Come mai? I pareri sono molto discordi: i tradizionalisti non vogliono cedere il passo tenendo fermo l’uso del vino francese e non intendono sentire ragioni; i meno tradizionalisti, e in particolare, più nazionalisti, considerano il prosecco un degno sostituto a cui dare spazio.
In realtà si parla di un vino con delle ottime potenzialità: perlage fine, profumo floreale al naso, secco al sapore, ottimo come aperitivo, da usare a tutto pasto o semplicemente per un brindisi.
Il neo, come in tutte le grandi produzioni, sono i numeri, le quantità. Il mercato offre un’elevata quantità di prosecco (realtà valida per altri vini, non solo italiani) e la paura è quella che a subirne un danno sia la qualità della produzione.
Per non cadere in errori e delusioni è sempre necessario controllare bene l’etichetta che ci rivela tutte le caratteristiche e segreti del vino: Doc, Docg Conegliano-Valdobbiadene e Asolo, IGT Piemontese (introdotto da pochi anni come riconoscimento), la provenienza (la provenienze delle uve è fondamentale per il risultato finale), i gradi (che devono variare fra 10° e 11,5°). Se tutte queste caratteristiche corrispondo, non ci saranno brutte sorprese e si farà una figura veramente ottima.
Ci sono comunque delle aziende vinicole che tengono limitata la produzione e presentano sul mercato un prodotto molto interessante.
Con l’aumento del consumo del vino prosecco è, ovviamente, aumentato anche l’utilizzo dei Magnum, il cui costo varia dai quindici agli ottanta euro a bottiglia. Il costo viene definito dalla qualità del vino (DOC, DOCG, Millesimato, dry, extra brut) e dalle dimensioni del Magnum (1,5-3-5 litri).
Guardando i prezzi, capiamo subito uno dei motivi principali che ha reso i magnum di prosecco più apprezzati dei magnum di champagne, i cui prezzi vanno da un minimo di sessanta euro per raggiungere cifre che superano i mille euro.
Il riconoscimento per questa crescita, va anche all’utilizzo dei magnum di prosecco durante le premiazioni di eventi sportivi, che hanno fatto da trainer per questo formato.
Può essere utilizzato anche come idea per un regalo, adatto in qualsiasi occasione: si trovano anche magnum contenuti in cofanetti di legno.
Questo prodotto ha sicuramente tutte le caratteristiche per continuare il suo cammino: buon rapporto qualità prezzo e versatilità.